Qatar il paese che non ti aspetti

Qatar il paese che non ti aspetti

Un paese pieno di sorprese: una spiccata coscienza ecologica, molti luoghi e attrazioni di interesse culturale e naturalistico. Dai giri in barca fra le mangrovie nel nord al “sand bashing” sulle dune del deserto del sud, fino alle enormi spiagge

 

Fino a qualche anno fa in Italia non erano in molti a conoscere il Qatar. Poi, lo si è visto legare a sempre più argomenti: dalla diplomazia alla geopolitica, dalla cultura al turismo, fino allo sport, con il motomondiale che da una dozzina di anni si corre nel circuito di Losail; o la coppa del mondo di calcio, che nell’autunno 2022 si disputerà nell’emirato. E così questo piccolo Paese, vasto meno della metà della Lombardia e con neanche un quarto dei suoi abitanti, ha iniziato a farsi conoscere.  

 Articolo tratto dal sito LaStampa.it 

 

 

Il Qatar è pieno di sorprese. La prima è la sua spiccata coscienza ecologica: ha sempre ratificato gli accordi internazionali sulla protezione di ambiente, biodiversità e ozonosfera. La seconda i molti luoghi e attrazioni di interesse culturale e naturalistico (visitare il sito dell’Ente del Turismo per credere: www.visitqatar.qa/it). Dai giri in barca fra le mangrovie nel nord al “sand bashing” sulle dune del deserto del sud, fino alle enormi spiagge.

Se si ama lo sport, a Doha c’è un quartiere ad esso interamente dedicato, con stadi e strutture impressionanti in mezzo a cui si erge The Torch: la torcia, il grattacielo più alto della città in cui si trova l’innovativo hotel omonimo. All’ultimo piano c’è ThreeSixty, ristorante che gira interamente su se stesso mostrando dall’alto la città a 360 gradi.  

 

Una volta scesi, si può partire dal Museo di Arte Islamica, 14 secoli di arte racchiusi in un capolavoro di architettura moderna progettato dal celebre architetto sino-americano I.M. Pei. Da lì si può passare a Katara Village, eccezionale progetto di inclusione sociale concepito per promuovere l’incontro tra culture diverse. In questo “villaggio culturale” dedicato soprattutto ai giovani si organizzano mostre, concerti, workshop, e si trovano molti locali e ristoranti. Così come a The Pearl, zona residenziale edificata sul modello mediterraneo.  

 

La sera, nel centro della capitale, si deve visitare il Souq Waqif, labirinto di piccoli negozi in cui oltre a un’incredibile varietà di oggetti, spezie e profumi, si possono gustare i migliori cibi locali sia come street food che negli ottimi ristoranti. Un luogo magico, affascinante ed estremamente sicuro, lontano anni luce dal disordine che ci si aspetta e ancora più interessante nelle sue parti più nascoste. Come le stalle per pony e cavalli, o l’area riservata ai negozi di falchi, con tanto di clinica interamente dedicata a questo splendido animale.  

 

C’è poi la sostenibilità, tema molto sentito nell’emirato di Tamin Al Thani. Basti pensare a Lusail City, smart city che si sta costruendo da zero pochi km da Doha per circa 250mila abitanti, progettata per essere interamente eco-sostenibile. Impressionano poi l’impegno e le risorse investiti nel centro di Doha per il Msheireb, primo progetto di ristrutturazione cittadina al mondo in chiave green. In esso si farà rivivere il vecchio distretto commerciale con un nuovo linguaggio architettonico moderno, ispirato però all’architettura tradizionale del Qatar. Utilizzando le ultime tecnologie sostenibili, Msheireb rispetterà gli standard più elevati nella bioedilizia, invertendo un modello di sviluppo che a Doha ha finora privilegiato un uso del suolo e dei trasporti molto impattante. 

 

 @AndreaBertaglio